Circolare A.M.A. novembre 2021
Cari amici e amiche,
cosa dire dei mesi trascorsi dall’ultima circolare? Paragoniamo la nostra situazione ad un forte del vecchio far west assediato dai pellerossa. Il forte è l’associazione con il gattile e i pellerossa sono tutti i cittadini che chiamano per chiedere l’ammissione dei gatti e sono tanti. La nostra società ha una alta percentuale di anziani con tutti i problemi che ne conseguono. Anziani che vengono ricoverati in Rsa, persone che muoiono, persone che traslocano in abitazioni dove non vogliono animali, sopraggiunte allergie (però su questo argomento abbiamo molte riserve, in quanto per alcuni è la scusa più ovvia per giustificare l’allontanamento del gatto). Queste povere bestiole si trovano, a dover convivere con altri animali. Ne abbiamo alcuni che non accettano i loro simili e si adoperano in tutti i modi per rendere la vita impossibile a coloro con i quali convivono. Da l’altro lato esistono adottanti validi e motivati che adottano gatti anche con problematiche comportamentali o con handicap fisici e che con pazienza riescono a gestirli, poi esistono tanti faciloni e superficiali i quali adottano o chiedono di adottare un gatto o un cane senza valutare l’impegno e dopo poco devono subito disfarsene. La nostra associazione riprende i gatti dati in adozione, i casi sono pochi perché le volontarie impegnate a valutare le richieste sono attentissime, ma qualcuno a volte da’ una buona impressione e successivamente si dimostra per quella che è. Il problema grave secondo noi è per tutti gli animali che provengono dal meridione e per tutti quelli affidati dai privati. Questi ultimi in molti casi pur di liberarsi dei cuccioli non valutano molto le persone alle quali li affidano; per gli altri non tutte le volontarie che effettuano le visite per i pre-affidi sono valide, alcune si fanno condizionare dal cuore, mentre bisogna essere razionali. A volte è preferibile rinunciare ad un’adozione piuttosto che far fare viaggi di chilometri con il relativo stress per l’animale, piuttosto che ritrovarsi con rifiuti o restituzioni.
INIZIATIVE
Nel mese di Settembre e Ottobre abbiamo organizzato e/o partecipato a diverse iniziative con il banchino di oggetti gattosi, come l’Open Day al gattile e il Firenze Animal Day, per nominarle alcune. Quello che ci spiace è che molti di voi non comunicandoci il proprio e-mail rimangono esclusi
PER POTER RICEVERE IN TEMPO IL PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI DA NOI ORGANIZZATE O ALLE QUALI SIAMO INVITATI A PARTECIPARE FATE RICHIESTA CON UNA EMAIL AL NOSTRO CONSIGLIERE LUCIANO ALL’INDIRIZZO E-EMAIL
luc.bacchia@gmail.com
Domenica 21 novembre 2021 PRANZO SOCIALE
esclusivamente su prenotazione
alle ore 12,30 presso Associazione Centro Incontri in via di Ripoli 225 – Firenze – Numero massimo di posti 60
Contributo Euro 18,00 a persona. Vi preghiamo presentarvi fra le 12 e le 12,30 La prenotazione va fatta al n. 0553215532 (segreteria telefonica)
In alternativa al n. 055645255 dalle 20,30 alle 21,30
Oppure all’ email ama.amicidelmondoanimale@gmail.com
entro giovedì 18 novembre
Vi invitiamo a leggere con attenzione l’articolo che la Dr.ssa Cristina Volpini ci ha gentilmente scritto riprendendo un intervento da lei tenuto il 9 ottobre u.s. Tratta del problema dei gatti liberi e di quelli che i padroni fanno uscire, come è nel loro diritto. Ultimamente assistiamo ad una escalation di cittadini che erroneamente chiuderebbero tutti i gatti che vedono liberi e a questa mania contribuiscono i social con il loro potere di diffusione.
“I gatti liberi e quell’irresistibile desiderio di salvarli”
Dr. Cristina Volpini, naturalista ed etologa
Fino a pochi anni fa era considerato normale vedere i gatti passeggiare indisturbati nelle vie del centro storico di qualche città o aggirarsi furtivi di notte sopra i tetti delle case, e ogni porto che si rispettasse doveva avere un numero cospicuo di gatti ad aspettare l’arrivo delle barche dei pescatori.
Da alcune parti nel mondo è ancora così e i gatti rappresentano una parte integrante del paesaggio, al punto da costituire un elemento caratterizzante di certi luoghi e una vera e propria attrazione turistica per alcune città (citiamo due esempi fra tutti: Istanbul e Venezia).
Da altre parti, fra cui purtroppo anche a Firenze, stiamo rischiando di perdere tutta questa bellezza, a causa di un recente stravolgimento in merito alla percezione del gatto libero intorno a noi. Infatti si è diffusa prepotentemente l’idea che ogni gatto presente all’esterno sia in pericolo e vada “messo in sicurezza”. Accade così ad un numero sempre più alto di gatti, che se ne stanno tranquillamente fuori a farsi gli affari loro, di venire fotografati e postati su Facebook o altri social, con la domanda se qualcuno ne conosce il proprietario o, peggio ancora, se qualcuno sia disposto ad adottarli o a “stallarli” e con la descrizione precisa del luogo in cui si trova l’animale. A volte l’autore dell’appello scrive anche di aver provato a prendere l’animale o di averlo rincorso per fare la foto.
Forse vi starete chiedendo cosa ci sia di male in tutto ciò…
Intanto precisiamo che non stiamo parlando di gatti investiti o feriti, ma di animali in apparente buona salute che sarebbero in pericolo solo per il fatto di trovarsi all’esterno, condizione tra l’altro contemplata dalle legge italiana, che riconosce al gatto lo status di animale libero, sia esso un gatto senza proprietario (i cosiddetti “randagi”), sia esso un gatto padronale in libera uscita.
Le attenzioni, a volte morbose, che vengono rivolte a questi gatti segnalati, durante il fatidico scatto della foto e nei giorni successivi quando essi vengono ricercati da chi ha scritto l’appello e da chi lo ha letto, possono metterlo davvero in difficoltà, perché può succedere che l’animale si allontani dalla zona frequentata abitualmente, o che attraversi la strada senza le solite attenzioni per sfuggire a tutto questo. A volte viene fornito cibo all’animale segnalato, con la conseguenza che questo cambi le proprie abitudini e torni meno frequentemente alla colonia o famiglia di appartenenza.
La sorte peggiore capita forse ai gatti con collarino e medaglietta, i quali vengono costantemente rincorsi da persone che cercano di leggere il numero di telefono scritto nella medaglietta, senza pensare che un gatto fornito di tali strumenti di riconoscimento molto probabilmente è un gatto abituato ad uscire.
Forse tutta questa preoccupazione per i gatti all’esterno esisteva anche prima?
È difficile rispondere a questa domanda, di sicuro però il dilagare dei social ha amplificato questo fenomeno. Adesso chiunque può pubblicare un appello su internet ed esso si diffonde velocemente anche a notevole distanza rispetto al luogo da cui è partito. Purtroppo può accadere che qualcuno passi dalle parole ai fatti, armandosi di trasportino o trappola e prelevando, a volte per sempre e del tutto illegalmente, il gatto dal luogo dove questi ha sempre vissuto e/o dalla sua famiglia.
Molte volte le persone che lanciano questo tipo di appelli sono animate dalle migliori intenzioni e pensano così facendo di aiutare l’animale, altre volte però c’è anche un desiderio di protagonismo e, sentirsi considerare dagli altri utenti dei social “un salvatore”, può generare appagamento e questo fenomeno può essere molto pericoloso, perché accade che, segnalato e “salvato” un gatto, si cerchi subito il successivo che aspetta noi per essere salvato.
A mio avviso dovrebbe esserci un maggiore controllo su quanto diffuso in rete in merito a questo argomento e gli amministratori di pagine o gruppi, in cui qualcuno dichiara di prendere l’iniziativa e prelevare abusivamente l’animale, dovrebbero avere una responsabilità a livello legale per quanto pubblicato.
L’aspetto forse più amaro di tutto ciò è che non c’è il minimo desiderio di conoscere l’animale che abbiamo davanti, le sue abitudini, il suo legame con l’ambiente e con gli altri gatti presenti in esso o con la sua famiglia, i suoi reali bisogni: spesso una persona che vede il gatto per la prima volta e che non sa niente di lui, ha la presunzione di sapere che questo animale è in pericolo o sicuramente abbandonato e di decidere in un attimo della sua vita. Fra l’altro è opportuno ricordare che per i gatti di proprietà non vi è alcun obbligo di anagrafe o collarino, quindi non è semplice stabilire se un gatto che si trova all’esterno sia davvero abbandonato o semplicemente in libera uscita.
A volte si vedono appelli di gatti “visibilmente impauriti o a disagio” e osservando correttamente la loro postura ci rendiamo conto che il linguaggio corporeo sta trasmettendo proprio il contrario.
I gatti più in pericolo di essere sottratti al loro ambiente sono i gatti socievoli. Spesso un comportamento amichevole da parte dell’animale viene scambiato per una richiesta d’aiuto: “mi ha seguito fino a casa, quindi è sicuramente abbandonato” oppure “miagolava insistentemente e ha mangiato il cibo che gli ho dato, quindi stava per morire di fame”.
In realtà un gatto socievole può esserlo per vari motivi, tutti molto lontani dall’essere in difficoltà: può esserci una predisposizione a livello genetico e/o può aver avuto una buona socializzazione con la nostra specie nei primi mesi di vita e/o può essere a suo agio nell’ambiente in cui vive.
In definitiva come dovremmo comportarci quando vediamo un gatto per strada? Se esso non è ferito o investito e semplicemente si sta facendo gli affari suoi, noi dovremmo fare altrettanto, riflettendo sul fatto che come quell’animale è sopravvissuto fino ad un secondo prima di incontrarci, altrettanto farà adesso.
Diverso è il discorso per i gatti smarriti: è giusto aiutare chi ha perso il proprio gatto a ritrovarlo, diffondendo gli annunci di scomparsa e tenendo gli occhi aperti se abitiamo nella zona in cui il gatto si è perso. Ricordiamoci che gli annunci di gatti segnalati senza motivo tolgono visibilità a quelli dei gatti smarriti e che stiamo parlando di un animale estremamente territoriale e dotato di ottime capacità di orientamento: spesso dietro un gatto smarrito c’è un gatto che è stato disturbato o, ancora peggio, prelevato e spostato senza motivo.
Concludendo, se è vero che spesso dietro un gatto smarrito c’è un gatto che è stato fatto smarrire, ricordiamoci che dietro un gatto che è all’esterno non c’è necessariamente un gatto smarrito o in difficoltà, e che un gatto in libertà è semplicemente un gatto che non ha bisogno di essere salvato, almeno fino a prova contraria.
QUOTA ASSOCIATIVA
Ricordiamo a tutti il rinnovo della quota associativa: € 30,00 – per soci ordinari ;
€ 20,00 – per pensionati.
Coloro che effettuano il versamento della quota associativa o di una offerta sono invitati a segnare nella causale il codice fiscale. Il nostro nuovo programma contabile non ci permette di aggiornare le schede individuali senza questo dato
5 PER MILLE
Vi ricordiamo che potete dare un aiuto prezioso al gattile. Il 5 per mille dell’IRPEF pagata da un singolo individuo può essere una piccola cifra. Ma ……..con molte gocce si fa un mare! Passate quindi voce anche a parenti, amici e persone comunque sensibili ai problemi degli animali. Nel riquadro “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ecc..” vi invitiamo ad apporre la vostra firma e riportare il codice fiscale dell’A.M.A. che è 94016780481
RICORDIAMO A TUTTI CHE MOMENTANEAMENTE NON RACCOGLIAMO ALCUN OGGETTO DESTINATO AI MERCATINI, IN QUANTO PER ORA NON VENGONO CONCESSE AUTORIZZAZIONI ALLE ASSOCIAZIONI E IL MAGAZZINO E’ PIENO.
OFFERTE IN MEMORIA
20/04/2021 Sandrelli V. euro 30,00 in ricordo di Kikka gatta
27/05/2021 N.N. euro 150,00 in memoria di Polly e Kitty
03/06/2021 Sagradini G. euro 60,00 in memoria di Susi, Venere e Lulù
25/06/2021 Vannini G. euro 30,00 in memoria di Adua Licheri e dei suoi amati gatti 19/07/2021 Pecci M. euro 340,00 in memoria della signora Anna Sbezzi
26/07/2021 Anonima euro 1000,00 in memoria di : Polly, Kitty e tutti gli altri miei pelosi 24/08/2021 Monsignori M. euro 20,00 in ricordo di Horatio
31/08/2021 Squarcini E. euro 25,00 in ricordo di Ulisse 06/09/2021 Bellezza M. euro 10,00 in memoria di Luthien 12/10/2021 Casini A. euro 20,00 in memoria di Eli Santarnecchi 31/10/2021 Taddei S. euro 40,00 in memoria di Bianchina
Circolare a cura di Bianca Maria Russo per conto dell’Associazione A.M.A. Amici del Mondo Animale ODV